(ARGOMENTI) – La questione del rapporto tra Islam e Cristianesimo è oggi tornata a essere attuale in modo drammatico. Devo dire che io resto sempre stupito quando nei dibattiti sento parlare in certi termini della contrapposizione religiosa tra Islam e Cristianesimo e ancora di più quando sento qualche cristiano dalla forte fede sostenere che il Cristianesimo è la religione della libertà, che ha spianato la strada all’emancipazione delle donne e degli uomini occidentali, mentre l’Islam sarebbe una religione totalizzante e oppressiva. Resto stupito perché penso, d’accordo con molti studiosi , che Islam e Cristianesimo siano stretti parenti e siano molto più simili di quanto siamo abituati a pensare.
Quello che è successo, secondo la mia personalissima riflessione, è che a un certo punto la civiltà occidentale, Europa e poi America, ha preso una sua strada che in buona misura si è allontanata dal Cristianesimo: la strada della scienza, della rivoluzione industriale e della laicizzazione della società. E’ questa strada che ha determinato lo sviluppo dei moderni sistemi politici e favorito lo sviluppo della libertà individuale, politica e culturale. E il Cristianesimo, pur rimanendo una componente importantissima della nostra civiltà, ha sostanzialmente perso la sua battaglia per il controllo totalizzante delle coscienze, del pensiero, del modo di vivere, del sesso, della politica. Se questo sia stato un male o un bene non voglio qui discuterlo.
I paesi islamici medio orientali, che hanno per secoli avuto un sistema produttivo e un livello di civiltà analoghi se non qualche volta superiori ai nostri, a un certo punto hanno perso quasi tutti gli autobus con la scienza e la modernizzazione. Non stiamo qui a indagare i motivi di questa vicenda.
Dalla nostra civiltà, diventata tecnologicamente superiore, hanno subito torti, ruberie e prepotenze e, dopo la caduta dell’Unione Sovietica, si sono arroccati intorno a parole d’ordine semplici come quelle religiose (il marxismo del resto era una filosofia complicatissima ma il suo motivo motivante era semplice, togliere ai ricchi e ridistribuire ai poveri), attaccandoci e nel contempo difendendosi su posizioni clamorosamente passatiste.
Credo che l’attuale offensiva del fondamentalismo islamico, e anche qui non ci soffermiamo sulle complesse motivazioni socio-politiche che ne sono alla base, non abbia come bersaglio il Cristianesimo ma la civiltà occidentale laico-liberale, fondata sulla libertà individuale. E nonostante che tale civiltà abbia fatto quasi di tutto per farsi detestare dai popoli che si stanno aggregando intorno all’islamismo radicale e pur essendo indispensabile cercare in tutti i modi possibili il dialogo con l’Islam, questa civiltà dobbiamo tenercela ben stretta, essendo il frutto si delle scoperte della chimica e della fisica ma anche di tante drammatiche lotte per l’uguaglianza e la dignità di tutti i cittadini.