(ARGOMENTI) – Ho insegnato marketing per molti anni alla Sapienza, la grande università pubblica di Roma. Negli stessi anni ho tenuto lezioni ai master della Luiss, l’università della Confindustria, sempre a Roma.
Andare nei bagni della Luiss era un’esperienza normale: puliti, sempre con carta igienica, ci si poteva chiudere a chiave. Andare nei bagni della Sapienza, almeno nelle facoltà con sede in via Principe Amedeo, era un’esperienza talmente allucinante che i più, con sforzi spesso notevoli, rinunciavano: non una chiave una alle porte (almeno in quelli maschili), non un centimetro di carta igienica, sporcizia su cui è meglio sorvolare.
Lo schema si ripete spessissimo, per i bagni e non solo, nelle coppie ospedali pubblici – cliniche private, scuole pubbliche – scuole private, uffici pubblici – uffici privati. Nota bene: nelle mie due esperienze di insegnamento ho toccato con mano che il livello degli studi, il rigore degli esami e delle sedute di laurea, l’impegno degli studenti non erano affatto diversi tra statale e Luiss (mi verrebbe da dire per molti aspetti: “anzi!”). Ma la desolante sciatteria e la raccapricciante incuria dell'”ambiente” nella nostra pubblica amministrazione sono spesso incredibili e hanno anche conseguenze sul livello complessivo del servizio erogato, sia esso scolastico, sanitario etc.
Gli studiosi americani di marketing hanno coniato un’espressione efficacissima: physical evidence, la qualità ambientale dove un lavoro si svolge. Questa influisce positivamente o negativamente sui comportamenti sia di chi ci lavora, sia di chi, cliente o cittadino, usufruisce del servizio. In un posto squallido e non curato tutti si comportano peggio e l’ inciviltà diventa generale.
E le domande ovviamente sono: la colpa è degli studenti della Sapienza che si comportano da selvaggi, fanno sparire le chiavi e lasciano sporco, o della struttura pubblica sciattona, dove nessuno si prende cura della più elementare qualità ambientale, e che induce a comportamenti cafoni e irrispettosi dei beni pubblici? Gli studenti della Luiss invece sono tutti bravi e civili ragazzi che pagano la retta universitaria o, più semplicemente, adeguano i loro comportamenti alla physical evidence curata in cui si sono introdotti?
Le risposte potrebbero essere ovviamente salomoniche, tipo 50 e 50. Ma sono convinto che se gli studenti della Statale frequentassero la Luiss si comporterebbero come quelli della Luiss e viceversa. In formula 1 ci si chiede: conta più il pilota o l’auto? In questo caso direi proprio che conta, in negativo, più l’auto, cioè la nostra pessima pubblica amministrazione. Il pilota/studente il più delle volte si adegua.