Il paese di Teutonia era probo, serio e produttivo. Aveva grandi banche, probe, serie e produttive. Queste banche, come tante altre di tanti altri paesi probi etc, un bel giorno cominciarono però a comportarsi in maniera incauta, credendosi tanto furbe quanto erano avide.
Allora il governo di Teutonia disse: non possiamo far crollare le nostre banche, sarebbe una tragedia per il paese. Spese quindi una montagna di soldi, più alta del monte del Purgatorio, e salvò le banche.
Poi a Teutonia si dissero: come facciamo a recuperare tutti questi soldi? Facile, risposero alcuni: noi siamo probi e seri, perciò diremo a prestatori e investitori: “Dateci i vostri soldi e, poiché saranno in mani sicure, state sereni e accontentatevi di interessi bassissimi”. Aggiudicato!
E forse di più, disse qualche teutonese: “Se ci sappiamo fare, arriviamo a interessi negativi e dunque addirittura ci pagheranno per poterci prestare i soldi“. “Ma veramente?”, strabuzzò gli occhi qualcuno.
Infatti nell’unità di paesi di cui faceva parte Teutonia c’erano parecchi stati sciamannati, che avevano fatto troppi debiti e ai quali quindi nessuno prestava soldi se non a interessi altissimi, perché i prestatori avevano paura che gli sciamannati non glieli potessero ridare indietro al tempo stabilito. E perciò a Teutonia pensavano: “Più i mercati hanno paura del debito, del tracollo finanziario degli sciamannati, dei contagi e dei popoli incavolati, più verranno da noi a condizioni sempre più buone per noi”.
“Quindi”, chiesero gli strabuzzatori di occhi, “non ci conviene fare una politica volta a una progressiva soluzione comune della crisi finanziaria?”
“Certamente no!”, risposero i più astuti, “più dagli sciamannati c’è dissesto, incertezza e magari in qualche caso anche miseria, e più Teutonia viene finanziata alla grande”.
E tutto questo accadde e tutti vissero felici e contenti? O no?
Nota alla favola. La colpa, è vero, era quasi tutta degli sciamannati, che ci avevano messo del loro. Ed è anche vero che un governo deve in primis proteggere gli interessi dei suoi cittadini. Ma se si fa volontariamente parte di una complessa realtà internazionale e si ha qualcosa di importantissimo in comune, come una moneta, ci si può comportare come gli orrendi creditori dei romanzi dell’800 di fronte agli affamati bambini dei debitori? Se fai solamente i tuoi interessi, se anche solo consideri l’ipotesi che qualcuno lasci la moneta (ma l’Oregon, se ha problemacci finanziari, lascia il dollaro?), se cincischi volutamente tra aperture e chiusure, alimenti caos, incertezza e sfiducia. Che sono poi cose che hanno permesso a Teutonia di finanziarsi quasi gratis come quasi nessun altro paese nella storia.