Alla fine è difficile farsene una ragione e darsi una spiegazione del perché, pur stando nell’occidente avanzato come tanti altri, dobbiamo essere così stupidamente diversi, dobbiamo renderci la vita così difficile, farla sempre tanto complicata, decidere le cose con tanta fatica, perdere tante opportunità anche non proprio difficili da cogliere. Ma perché? Sono sempre e solo i politici? Sono i burocrati? Siamo noi? Come sempre, vi propongo il mio ultimo articolo.
Italia: siamo l’unico paese al mondo (mondo democratico più o meno sviluppato) dove:
Chi governa perde e perde per il fatto stesso di governare (almeno finora): mai due mandati per una maggioranza in tutta la seconda repubblica, a differenza di Blair, Cameron, Thatcher, Obama, Bush, Clinton, Chirac, Merkel, Schroeder e chi più ne ha più ne metta.
Nascono come funghi e continuamente nuovi soggetti politici, ognuno esprimente una sua irrinunciabile specificità culturale etc etc etc.
Ci si divide e suddivide all’ennesima potenza.
Nelle ultime sei elezioni si sono quasi sempre presentati partiti nuovi oppure partiti con nomi nuovi.
Dopo pochi mesi è uso proclamare che è finita la “luna di miele” tra i vincitori delle elezioni e il loro elettorato; dove ogni tre mesi un governo “esaurisce la sua spinta propulsiva”; dove ogni tre mesi un governo e un parlamento vanno “mandati a casa”, dove a ogni isteria del palazzo bisognerebbe ridare la parola agli elettori.
A ogni stormir di fronde cambia la legge elettorale (gli altri votano allo stesso modo da decenni e qualcuno da secoli) e dove le leggi elettorali sono pensate sempre e solo in base ai calcoli, per lo più sbagliati, dei vantaggi che porterebbero alla parte che le propone.
Siamo l’unico paese dei governi istituzionali, dei governi tecnici, dei governi di scopo, dei governi di transizione; qualche anno fa, i meno giovani li ricorderanno, anche dei governi balneari.
Non si riescono a spendere i soldi che si hanno o che ci dànno.
Una fantomatica e cieca burocrazia riesce, senza nemmeno volerlo per calcolo preciso, a non fare e a non far fare la maggior parte delle cose normali che una pubblica amministrazione deve fare e far fare. E sentiamo ripetere, che so: gli interventi per i terremotati sono fermi per la burocrazia: vorremmo sapere cosa viene fermato, da chi (nomi e cognomi degli uffici e delle persone), e con quali motivazioni: mai che succeda. E’ la burocrazia, bellezza!
Si riescono a perdere tutti i treni e i trenetti della ripresa.
Siamo indietro in quasi tutti gli indicatori del livello sociale, sempre in compagnia di nazioni infinitamente più povere di noi e quindi più comprensibilmente in difficoltà su certi terreni.
Abbiamo il più farraginoso sistema giudiziario concepibile e praticamente senza giustizia civile il che costituisce il primo motivo per cui gli investitori stranieri si tengono piuttosto lontani da noi.
Di continuo nuove leggi anti corruzione, o anti qualcos’altro di simile, sempre più minacciose, paralizzanti e inefficaci, nuovi regolamenti sempre più complicati e non di rado surreali avviluppano e rallentano il paese, senza che corrotti ed evasori sembrino farci gran che caso.
Ma perché?