Quando il PD, per fare un po’ di teatro comunicativo, si è messo a pulire le strade di Roma ridotte ormai a uno squallore indicibile, la sindaca Raggi ha immancabilmente dichiarato: “Avete sporcato voi”, intendendo dire ovviamente che le precedenti amministrazioni del PD (ma Alemanno?) non avevano saputo affrontare il problema galattico dei rifiuti della capitale.
Questo attribuire tutte le colpe ai predecessori, naturalmente se questi appartengono a un partito avverso, è assolutamente una vergogna, una volgare presa in giro dei cittadini per giustificare la propria inettitudine.
Abbiamo sentito centinaia di volte, a livello sia di governo centrale che di amministrazioni locali, che la colpa è sempre di chi è venuto prima. Ogni presidente del consiglio ha accusato il predecessore di avergli lasciato un “buco” finanziario. Ogni ministro presenziante a un talk show in tv, anche se appartenente a un governo al potere da anni, ci ha rivelato come si dovrebbe fare a risolvere gli annosissimi problemi della giustizia, dell’economia, delle assurde prepotenze e dell’inefficienza della burocrazia, delle nostre università che sono pachidermi paleolitici rispetto a quelle degli altri paesi avanzati, problemi che per lui risultano però irrisolvibili perché sono in tutto e per tutto responsabilità di chi ha governato prima di lui. Ogni sindaco di Roma, ogni presidente della Regione Campania (tanto per fare solo due nomi a caso fra tanti, tra quasi tutti), ha tuonato contro i debiti che gli incapaci venuti prima di lui gli avevano lasciato.
Il destino cinico e baro, che si esprime attraverso la pesante eredità ricevuta da chi è stato al potere prima, impedisce a tutti questi lamentanti di fare bene, di risolvere tutto, di realizzare a pieno i loro talenti al servizio dei cittadini. E ovviamente si tratta di un serpente che si morde la coda: il governante A non riesce a fare bene per colpa di quello che ha fatto prima di lui il governante B, il quale non era riuscito a fare bene per colpa di quello che aveva fatto prima ancora il governante C. É chiaro che chi verrà dopo il governante A, il governante post A, non riuscirà a governare alla grande per colpa del governante A. E così all’infinito.
Tutto questo, ripetiamolo, è una vergogna. Bisognerebbe proibire per legge, minacciando pene corporali, a chi ricopre una carica politica di rinfacciare qualcosa al proprio predecessore di un altro schieramento: obbligando a stare zitti, lavorare e cercare di migliorare le cose che declinano sempre più; i cittadini poi valuteranno.
E ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, il Movimento 5 Stelle ha perso l’occasione per mostrarsi, al dunque, almeno un po’ diverso dagli altri. Invece ripete gli stessi comportamenti e lo fa spesso in peggio, in maniera ancora più faziosa, meschina e distruttiva.