Un qualsiasi essere di normale buon senso, diciamo un qualsiasi cittadino anche di un paese dalla classe politica mediocre e litigiosissima come il nostro, pensa che di fronte a un problema serissimo, ma veramente serissimo, e basilare per la vita della comunità persino la suddetta classe politica si dica e ci dica: “Mettiamoci un po’ tutti insieme e vediamo che cosa si può fare per affrontare il problema”. Aggiungendo magari: “Analizziamo rapidamente e con volontà positiva quali sono gli intrecci o gli intrichi delle competenze, li superiamo e, indipendentemente dagli schieramenti politici, ognuno ci mette del suo per combinare qualcosa”.
L’acqua è problema serissimo e basilare come pochi altri. Ed è in buona parte un problema oggettivo: non piove e fa un caldo fuori misura ma, quello che è ancora più preoccupante, è che dalla natura non ci viene al momento nessun conforto e pare proprio che su un’ampia area del paese non pioverà ancora per parecchio. Si, lo so, ci sono gravi e pluridecennali responsabilità di non governo delle problematiche idriche del paese, ma nello specifico lasciamo stare: diciamo che siamo di fronte a un problema serissimo dovuto a eccezionali cause naturali.
Ebbene, nonostante le aspettative ovvie del normale cittadino (“mettiamoci un po’ tutti insieme”) nei confronti di chi il problema dovrebbe affrontare (istituzioni, società di gestione dell’acqua a controllo pubblico), cosa ti combina la politica italiana nel caso, grave tra i gravi, di Roma?
Mette in scena il suo consueto spettacolo ignobile: che occasione una questione così drammatica per cercare di attaccare l’avversario politico, sperando poi (chissà come può venire in mente una cosa del genere!) di ottenere qualche consenso in più alla propria parte.
Quindi: è colpa del Comune di Roma pentastellato (che occasione ghiotta per attaccare la sindaca) che…Ma no, è la Regione piddina (la sindaca deve parare il colpo non lieve) che doveva…con l’Acea che dal Comune dipende ma che “è meglio dare un colpo al cerchio e una alla botte”… Ma è il governo che dovrebbe…
Poi si sproloquia sulla politica che si allontana dai cittadini e viceversa: prima di tante analisi e prima di strapparsi le vesti magari sarebbe fondamentale che i nostri rappresentanti ci dessero la sensazione di pensare a parlarsi, a coordinarsi e ad agire insieme sulle cose vere, concrete e, come in questo caso gravissime.