“GUIDA MODERNA PER CITTADINI SBANDATI E POLITICI ALLO SBANDO”
“Tutti a casa – Rottamiamo – Loro rubano, noi no – Io abolisco il canone – E io le tasse universitarie – E io l’IMU – Non mi lasciano governare – Io do un reddito garantito – E io ne do di più – E vai! Indagano pure gli altri – Insultate, calunniate, qualcosa resterà…”.
La comunicazione politica in Italia riflette il livello della politica in sé: precipita sempre di più verso il basso, si concentra sulle accuse, sulle mistificazioni, sulla demagogia dal fiato cortissimo. Una comunicazione che ha come primo obiettivo alimentare paura, rabbia, sospetto. Una comunicazione che Baiocchi chiama “la mala comunicazione” e che nel caso delle vicende giudiziarie diventa “malissima comunicazione”.
Se è vero che lo scenario politico-sociale attraversa una fase di regressione in tutto il mondo occidentale, in tutti o quasi i punti esaminati Baiocchi individua una specificità italiana, in genere peggiorativa, che fa del nostro sistema politico un caso perennemente e disperantemente a parte.
Questo libro è un racconto analitico, spesso amaro e sconfortato, qualche volta ironico, di dove stanno andando lo scontro politico e il modo di comunicare tra politica e cittadini in Italia.
Nella prima parte vengono analizzate le principali tendenze della comunicazione politica del nostro tempo derivanti dalla crisi dei partiti e delle ideologie, dalla personalizzazione della leadership, dalle nuove tensioni sociali che hanno rovesciato schemi secolari. Nella seconda parte Baiocchi esamina con rigore e finezza ma anche con grande e ironica vivacità il modo di comunicare dei principali leader politici dell’ultimo decennio: da Berlusconi a Gentiloni, passando per Prodi, D’Alema, Veltroni, Monti, Renzi, Salvini, Grillo, Casaleggio padre e figlio, Di Maio, Meloni e altri. Ognuno raccontato nelle sue caratteristiche psicologiche e nel suo essere espressione di nuovismi politici o di lunghe tradizioni.
Che fare? Si chiede l’autore pensando a elettori disorientati e a politici prigionieri di sé stessi. Qualche modesta risposta nel mini breviario di comunicazione politica che chiude la prima parte. Ma non si può prescindere dal fatto che una comunicazione politica efficace è anche, e forse oggi soprattutto, quella aggressiva e mistificante.
Angelo Baiocchi, uno dei più attenti osservatori dei fenomeni della comunicazione in Italia, è top manager in un grande gruppo di comunicazione. E’ stato ricercatore di Storia delle Dottrine Politiche all’Università di Venezia e all’Istituto Universitario Europeo di Firenze, docente di Marketing all’Università di Roma La Sapienza e nei master di altre prestigiose università, tra cui la LUISS. Ha lavorato dieci anni in Rai. E’ stato amministratore delegato di una grande agenzia media e successivamente il direttore della comunicazione del Comune di Roma dal 2002 al 2008. E’ giornalista pubblicista e collabora con testate italiane e straniere (e ha navigato a vela in tutti gli oceani). Ha pubblicato numerosi saggi e libri di storia del pensiero politico e di marketing e comunicazione tra cui Storici e politici fiorentini del Cinquecento, Riccardo Ricciardi Editore, Milano-Napoli (1994) e per Ponte Sisto, nel 2007, Bisogna voler vincere. Per la comunicazione del Partito Democratico. Da qualche anno ha un suo blog: www.angelobaiocchi.it .