Anche il quasi fatto governo M5S-Lega potrebbe all’ultimo non farsi per i classici futili motivi italici: personalismi, calcoletti in genere sbagliati, irrigidirsi sui posti di potere. Se così fosse, nulla di questo mio esercizio di profezia avrebbe senso.
Ma se il governo si facesse azzardo la previsione, a differenza di molte altre, che durerà e che farà un po’ (anche se solo un po’) delle cose che i due partiti hanno promesso di fare nella loro campagna elettorale stile “chi più ne ha, più ne metta”.
Penso che questo accadrà perché:
- Si tratta del governo più logico dal punto di vista politico (lo avevo scritto parecchio tempo prima delle elezioni). I due movimenti sono alla fin fine i più vicini, anche se i 5S sono, come è normale nei partiti di questo tipo, ampiamente tutto e il contrario di tutto.
- I temi così detti “di destra” (sicurezza, legittima difesa, immigrazione etc) sono i temi forti del nostro tempo, specie in Italia. 5S e Lega hanno vinto in buona misura su questi temi e non sono molto distanti tra di loro. Su tali temi il prossimo governo, sempre se ci sarà, farà cose facilmente raccontabili e le farà presto.
- Pensioni e lavoro: sono i temi che vengono subito dopo e anche su questi i due partiti sono vicini o possono facilmente avvicinarsi. Qui però potranno fare meno. Comunque qualcosa a effetto lo faranno. Molto meno sulle tasse e sul reddito di cittadinanza, ma qui già stanno lavorando alla narrativa “giustificazionista”.
- Euro, Europa e conti pubblici (e politica estera): qui il discorso è più complicato. Di Maio ha già fatto marcia indietro quasi su tutto mentre Salvini avrebbe più difficoltà a rimangiarsi certe cose. E c’è anche l’insidia maggiore da parte dei pentastellati più radicali (vedi più avanti).
- Tendenzialmente gli Italiani hanno sempre perdonato molto di più alla destra che alla sinistra. Per cui il nuovo governo così detto populista godrà di un credito molto più duraturo rispetto, ad esempio, a un governo Prodi e discorsi tipo “i vecchi partiti e i poteri forti non li lasciano governare” o “meglio loro di quelli che hanno rubato” (cosa che del resto la Lega ha fatto) o simili dureranno a lungo.
- Storicamente le destre si sono rivelate sempre più coese nel difendere il potere conquistato rispetto alle sinistre, specializzate in fratricidi suicidi.
L’unico pericolo serio che vedo è però proprio quello delle correnti e delle lotte interne, specie nei 5S. Il movimento, si sa, ha molte anime e l’uomo forte dell’anima radical-populista è Di Battista, che non a caso non si è presentato alle elezioni nella previsione di subentrare a Di Maio quando si sarebbe (rapidamente) rivotato. Di Maio è andato meglio del previsto e adesso farlo fuori non sarà facilissimo.
In conclusione: se non fanno grandi fesserie, non si massacrano tra di loro e se non si rivelano proprio tecnicamente incapaci, i 5S e i leghisti potrebbero governare a lungo mantenendo per un buon lasso di tempo un credito viscerale, “di pancia”, da parte della maggioranza degli Italiani, anche se non realizzeranno la terra dove scorrono latte e miele che hanno promesso in campagna elettorale. Aiutati anche dal disfacimento al momento senza prospettive apparenti degli altri.