Giustamente tutti ripetiamo che una delle anomalie più sconcertanti di quanto sta succedendo nella politica italiana è la quasi inesistenza delle opposizioni. La colpa di questa situazione è attribuita, come è del resto logico e comprensibile, alle opposizioni stesse, soprattutto a quella di sinistra, dato che quella di destra è un po’ una mezza opposizione e forse, almeno in parte, provvisoria.
Ripeto: è logico e comprensibile chiedere al PD, e magari anche alle formazioni alla sua sinistra, una autoanalisi approfondita di quanto è accaduto in passato e una opposizione unitaria, seria, ricca di contenuti nel presente.
Il PD di colpe ne ha avute e ne ha a trilioni. Ma, ribadito questo dato di fatto incontrovertibile, credo sia anche realistico chiedersi: di fronte a una azione di governo basata su due granitici punti quali:
- Più sicurezza: stop agli stranieri il più delle volte assimilati tout court alla delinquenza; ampliamento della legittima difesa contro chi ti entra in casa per rubare e farti del male etc
- Più soldi a tutti (meno che ai paperoni “d’oro” che hanno un vitalizio parlamentare o che hanno più di 4000 euro di pensione o giù di lì): meno tasse, condoni, distribuzione di un reddito di cittadinanza etc.
ebbene, di fronte a due promesse così clamorose e semplici, che diavolo di argomentazioni può mettere in campo un’opposizione specie se di sinistra, quella cioè che per secolare tradizione dovrebbe stare accanto ai ceti più deboli?
Cosa dovrebbe dire agli Italiani: lottate contro questo governo che vuole darvi più strumenti contro chi vi fa paura, che vuole aumentare la quantità di soldi nelle vostre tasche?
Le uniche argomentazioni possibili a occhio sembrerebbero essere:
- Non ci credete, non lo faranno (perché non ce la faranno), fanno promesse da marinaio. Che è argomentazione al momento debole: significa ammettere che tali promesse sono buone in sé, quindi che il programma di governo è giusto ma ahimè impossibile. Noi opposizione quindi torneremo con realismo a politiche di maggiore lesina, perché possibili.
- Lo faranno. Allora l’Europa e i mercati ci puniranno, e sarete voi cittadini più deboli i primi a pagare. Che è argomentazione sdrucciolevole e anche un po’ antipatica, perché si espone alla già utilizzatissima critica: chi si oppone al governo fa il tifo per lo spread alto, per i declassamenti di rating, per l’aumento del debito e via dicendo, così il governo naufraga e al prossimo giro gli oppositori contano di tornare al potere.
Si tratta certamente di un ragionamento paradossale. In un paese democratico ci deve essere una opposizione forte e battagliera che abbia delle frecce seriamente critiche e seriamente costruttive al suo arco. E ciò deve essere possibile anche in presenza di un governo che promette cose grandiose come l’attuale. Ma in effetti non è facilissimo suscitare nell’opinione pubblica sdegno e scontento nei confronti di chi proclama: con noi sarete più sicuri e più ricchi; e lo sarete perché noi andremo avanti a testa bassa contro i cattivi che vi vogliono insicuri, islamizzati e spogliati dalla finanza internazionale.